I farmaci antidepressivi possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale


Uno studio ha mostrato che gli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ), farmaci comunemente impiegati nel trattamento della depressione, possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. L’aumento del rischio è ancora più elevato quando i pazienti assumono farmaci SSRI assieme ai farmaci antinfiammatori.

I Ricercatori della Wake Forest University of Medicine hanno utilizzato dati aggregati di 4 studi, che hanno coinvolto 153.000 pazienti.

E’ stato osservato che i pazienti che assumevano farmaci SSRI presentavano una probabilità quasi 2 volte maggiore di sviluppare sanguinamento gastrointestinale del tratto respiratorio.
Quando i pazienti assumevano anche i farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), il rischio di sanguinamento gastrointestinale del tratto superiore è risultato aumentato di 6 volte, rispetto ai pazienti che non facevano uso di antinfiammatori.

L’uso combinato di un FANS e di un SSRI può avere un effetto sinergico in grado di produrre un più elevato rischio di sanguinamento, rispetto a ciascun singolo farmaco.

I pazienti più anziani, che soffrono di depressione, possono essere più vulnerabili, per la maggiore probabilità di soffrire anche di osteoartrosi, una patologia che richiede l’uso di farmaci antinfiammatori.

Sulla base di queste scoperte, gli Autori hanno stimato che 1 su 411 pazienti di età superiore ai 50 anni, che fanno uso di farmaci SSRI, vada incontro a sanguinamento gastrointestinale del tratto superiore, richiedente il ricovero ospedaliero.
Nei pazienti che assumono sia farmaci SSRI sia antinfiammatori non steroidei, 1 su 82 potrebbe sviluppare sanguinamento gastrointestinale del tratto superiore.

I Ricercatori hanno anche analizzato 101 segnalazioni di effetti avversi, presenti nel Canadian Adverse Events Database e nell’Adverse Event Reporting System dell’FDA.
E’ stato osservato che il sanguinamento associato all’impiego dei farmaci SSRI si presentava dopo in media 35 settimane di trattamento.
Quasi il 67% di questi pazienti stava anche assumendo un FANS.
La reazione avversa non era solo limitata ai soggetti anziani; il 38% dei casi riguardava pazienti al di sotto dei 60 anni d’età.

Queste scoperte enfatizzano l’importanza di studiare in dettaglio la storia gastrointestinale dei pazienti e di impiegare i farmaci SSRI nei pazienti che sono a relativamente basso rischio di sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore.

La ricerca non ha evidenziato se un farmaco fosse associato ad una più alta incidenza di sanguinamento, rispetto ad un altro.
Tuttavia, precedenti studi hanno mostrato che la Paroxetina ( Paxil; in Italia: Eutimil, Sereupin, Seroxat ), la Sertralina ( Zoloft ) e la Fluoxetina ( Prozac ) sono maggiormente associati a sanguinamento abnorme. ( Xagena2007 )

Fonte: Wake First University Baptist Medical Center, 2007


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